Pecore, lama, cammelli, capre d'angora, capre cashmere, yak, castori, lontre e conigli sono soltanto alcuni degli animali che donano la lana, fibra tessile naturale universalmente nota, sebbene forse non tutti conoscano le caratteristiche dei diversi filati.
Pensiamo all'angora, lana pregiatissima che proviene da grossi conigli e non dalle capre d'angora come potrebbe far credere il nome loro attribuito, il cui vello è invece impiegato nella produzione dell'ugualmente morbido mohair.
Tornando all'angora, ricavata da conigli con il corpo ricoperto da morbidi peli lunghi quasi una decina di centimetri, ricordiamo che si tratta di una materia prima ricercatissima per la sua morbidezza e lucentezza, oltre che molto delicata ed infatti l'angora non si trova pressoché mai da sola in giacche, maglie e calze e solitamente è mescolata alla seta oppure a lana sottile come l'alpaca e la mohair.
La lana d'alpaca è un noto filato che prende il nome da un camelide diffuso in Perù e in Bolivia, il quale vive ad altitudini di oltre 3500 metri, protetto da un pesante mantello di diverse tonalità che vanno dal nero al bianco, passando per marrone e beige.
Proprio la caratteristica di donare lane in una grande varietà di colori distingue l'alpaca, celebre ovviamente anche per la leggerezza ed il potere termico del suo vello dal quale si ricava una fibra tessile che veste perfettamente anche coloro che sono particolarmente sensibili alla lana ed inoltre non infeltrisce nel corso dei ripetuti lavaggi.
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